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giovedì 16 febbraio 2012

Le uniformi dei reggimenti britannici a Bunker Hill / The uniforms of the British regiments at Bunker Hill


Con questo post voglio dare una breve descrizione delle uniformi indossate dagli inglesi nella guerra d’indipendenza americana e in particolare illustrare con miei disegni originali le caratteristiche dei reggimenti impegnati a Bunker Hill.

La forza media di un reggimento di fanteria britannica consisteva in un battaglione di circa 477 uomini, suddivisi in 10 compagnie, 8 di fanteria di linea, 1 di granatieri e 1 di fanteria leggera.
Al contrario alcuni reggimenti scozzesi avevano 2 o 3 battaglioni.
In America la forza dei reggimenti era molto inferiore, inoltre le cosiddette compagnie “di fianco” (granatieri e fanteria leggera) erano distaccate a formare battaglioni ad hoc, tutti di granatieri o di fanti leggeri.

L’uniforme dei reggimenti britannici era stata modificata nel 1768 con il “1768 Royal Warrant”.
La fanteria indossava una giubba nel caratteristico panno di colore rosso, più moderna e attillata di quella precedente, colletto, manopole e risvolti del petto erano nel colore reggimentale, anche gli alamari rettangolari o a bastione, identificavano il reggimento.
Le falde della giubba erano bianche per tutti.
Panciotto, pantaloni, bandoliera e cintura erano bianchi per quasi tutti i reggimenti.
Il panciotto delle compagnie leggere, spesso era di colore rosso.
Solo i soldati dei reggimenti con il colore reggimentale “buff”, cioè color cuoio naturale, indossavano panciotto, pantaloni e buffetterie dello stesso colore.
La giberna era di cuoio nero.


Colori reggimentali dei reggimenti impegnati a Bunker Hill. / Facings of the regiments engaged at Bunker Hill.


I fanti delle compagnie di centro portavano un cappello a tricorno bordato di gallone bianco, mentre i granatieri avevano un berretto di pelo e gli uomini delle compagnie leggere indossavano un casco di cuoio di varie fogge.

Gli alamari erano bianchi con ricami colorati che identificavano il reggimento.
I bottoni erano di metallo bianco per la truppa e in ottone o argento, a seconda del reggimento, per gli ufficiali.
Alamari reggimentali. / Regimental lace.

Le ghette erano di tela o panno nero, con rinforzi in cuoio nero, ma erano anche molto diffuse delle ghette corte che lasciavano scoperto metà polpaccio.
I tamburini e i musicanti portavano il berretto di pelo dei granatieri, una giubba a colori invertiti (tranne i reggimenti reali), panciotto e pantaloni rossi.
I reggimenti fucilieri portavano il copricapo dei granatieri, mentre alcuni reggimenti scozzesi indossavano il caratteristico kilt.
In seguito, l’uniforme fu modificata a causa dei teatri d’operazione e per le difficoltà di approvvigionamento dell’esercito.
Col proseguire della guerra, il tricorno fu sostituito da un cappello floscio, le falde accorciate e i calzoni, sostituiti da ghette pantaloni di tela bianca o grezza.

L’artiglieria indossava una giubba blu scura con colore reggimentale rosso e con alamari e bottoni gialli.
Artiglieria reale. / Royal Artillery.


With this post I will give a brief description of the uniforms worn by the British in the War of American Independence, and in particular with my original drawings illustrating the features of the regiments engaged at Bunker Hill.

The average strength of a regiment of British infantry consisted of a battalion of about 477 men, divided into 10 companies, 8 line infantry, 1 of 1 light infantry and grenadiers.
In contrast, several Scottish regiments had 2 or 3 battalions.
In America the strength of the regiments was much lower, also the so called “flank” companies (grenadiers and light infantry) were detached to form ad hoc battalions, all of grenadiers or light infantry.

The uniform of the British regiments was changed in 1768 with "1768 Royal Warrant".
The infantry wore a coat in the characteristic red color, more modern and tight as the previous one, collar, cuffs and lapels were in the regimental colors, even the rectangular or bastion lace, identified the regiment.
The tail of his coat were all white.
Vest, pants, belt and bandolier for nearly all regiments were white.
The waistcoat of light companies, was often red.
Only the soldiers of the regiments with the regimental color "buff", that is, natural-colored leather, wearing a vest, pants and accoutrements of the same color.
The pouch was black leather.

The infantry of the centre companies wore a cocked hat edged with white lace, while the grenadiers had a fur cap and the light companies wore a leather helmet of various shapes.

The laces were white with colored embroidery that identified the regiment.
The buttons were white metal for the private and brass or silver, depending on the regiment, for the officers.

The gaiters were of black cloth, reinforced with black leather, but they were also very popular gaiters court found that left mid-calf.
The drummers and musicians wore a fur cap of grenadiers, a jacket with inverted colors (except the royal regiments), red waistcoat and trousers.
The Fusilier regiments wore the headgear of grenadiers, while some Scottish regiments wore the distinctive kilts.
Later, the uniform was changed because of the theaters of operation and for the supply difficulties of the army.
With the war progressed, the cocked hat was replaced by a slouch hat, trimmed the skirts and the pants was replaced by trousers of white cloth or raw.

The artillery was wearing a dark blue jacket with red facings and yellow lace and buttons.


Le unità britanniche alla battaglia di Bunker Hill / The British troops at the Battle of Bunker Hill


All’inizio della guerra d’indipendenza americana, il 17 giugno 1775, ci fu la battaglia di Bunker Hill (Breed’s Hill).
Fu combattuta sulla penisola di Charlestown, a Boston, nel Massachusetts tra le truppe britanniche e la milizia americana e si trattò del secondo combattimento della guerra (dopo Lexington e Concord).
Dopo lo scontro di Concord, le milizie americane avevano posto l’assedio alla città di Boston, che era il quartier generale delle truppe britanniche nelle tredici colonie dell’America settentrionale.
Lo scopo degli inglesi era conquistare la collina di Breed’s Hill, sulla quale gli americani avevano costruito una ridotta e delle trincee, da cui avrebbero potuto bombardare la città.
La battaglia fu vinta dai britannici, solo dopo tre assalti alle posizioni americane e solo dopo un altissimo tributo di morti e feriti.
Il risultato non chiuse la guerra e non fermò l’assedio della città.
I coloni avevano perso lo scontro, ma si convinsero che potevano battere i britannici, perché avevano combattuto con valore e furono incoraggiati a proclamare l’indipendenza.

Le unità britanniche, inviate dal comandante in capo britannico Thomas Gage, sulla penisola di Charlestown erano al comando del generale di divisione William Howe e ammontavano a circa 3.000-3.500 uomini.

Le truppe britanniche erano così composte:

FORZE DELLA CORONA BRITANNICA
Comandante: generale di divisione William Howe

Ala destra: generale di divisione William Howe (1.200 fanti)
Battaglione di Fanteria Leggera (4°, 5°, 10°, 23°, 43°, 47°, 48°, 52°, 59° Fanteria, 1° Marines)
            Battaglione composito di Granatieri (4°, 5°, 10°, 23°, 38°, 43°, 47°, 52°, 18°/65° Fanteria, 1° Marines)
            5° Reggimento di Fanteria    
            52° Reggimento di Fanteria

Artiglieria: tenente colonnello Samuel Cleveland (300 uomini)
            Una batteria da 6 libbre (4 o 6 pezzi)
            Una batteria da 12 libbre (4 o 6 pezzi)
           
Ala sinistra: generale di brigata Robert Pigott (750 fanti)
            38° Reggimento di Fanteria
            43° Reggimento di Fanteria
            Compagnie leggere del 35° e 65° Fanteria e del 2° Marines

Riserva dell’ala sinistra: maggiore Thomas Pitcairn (400 fanti)
            47° Reggimento di Fanteria
            1° Battaglione di Marines

Rinforzi finali: generale di divisione Henry Clinton (800 fanti)
            63° Reggimento di Fanteria
            2° Reggimento di Marines

La fonte principale dell’ordine di battaglia è: “Boston 1775” di Brendan Morrissey.

In questo post ho elencato solo le unità britanniche coinvolte nello scontro.
Le truppe americane saranno elencate in un altro post.

NEL PROSSIMO POST PRESENTERO' LE UNIFORMI DEI REGGIMENTI BRITANNICI CON UNA MIA ILLUSTRAZIONE ORIGINALE.


Granatiere britannico / British grenadier

Berretti della fanteria / Infantry hats

Colbacco da granatiere / Grenadier bearskin

Berretto della fanteria leggera (10th Foot) / Cap of light infantry (10th Foot)

Berretto della fanteria leggera (5th Foot) / Cap of light infantry (5th Foot)


At the beginning of the American War of Independence, June 17, 1775, there was the battle of Bunker Hill (Breed's Hill).
It was fought on the peninsula of Charlestown, in Boston, Massachusetts between British troops and American militia, and it was the second battle of the war (after Lexington and Concord).
After the battle of Concord, the American troops had laid siege to the city of Boston, which was the headquarters of British troops in the thirteen colonies of North America.
The British wanted to conquer the hill of Breed's Hill, where the Americans had built a fort and trenches, from which they could bombard the city.
The battle was won by the British, only after three attacks on American positions and only after a high toll of dead and wounded.
The result is not closed and the war did not stop the siege of the city.
The settlers had lost the battle, but were convinced they could beat the British, because they had fought with valor and were encouraged to declare independence.

The British troops, sent by the British commander in chief Thomas Gage, on the Charlestown peninsula were under the command of Major General William Howe and amounted to about 3,000-3,500 men.

The British troops were as follows:

BRITISH FORCES OF THE CROWN
Commander: Major General William Howe

Right Wing: Major General William Howe (1,200 men)
Light Infantry Battalion (4th, 5th, 10th, 23rd, 43rd, 47th, 48th, 52nd, 59th Infantry, 1st Marines)
 Composite Battalion of Grenadiers (4th, 5th, 10th, 23rd, 38th, 43rd, 47th, 52nd, 18th / 65th Infantry, 1st Marines)
5th Foot
52nd Foot

Artillery: Lieutenant Colonel Samuel Cleveland (300 men)
A battery of 6 pounds (4 or 6 pieces)
A battery of 12 pounds (4 or 6 pieces)

Left Wing: Brigadier General Robert Pigott (750 men)
38th Foot
43rd Foot
Companies read by 35th and 63rd Foot and 2nd Marines

Reserve of the left wing: Major Thomas Pitcairn (400 men)
47th Foot
1st Battalion of Marines

Reinforcements Final Major General Henry Clinton (800 fanti)
63rd Foot
2nd Battalion of Marines

The main source of the order of battle: "Boston 1775" by Brendan Morrissey.

In this post I have listed only British units involved in the clash.
American troops will be listed in another post.

IN THE NEXT POST WILL PRESENT THE UNIFORMS OF BRITISH REGIMENTS WITH MY ORIGINAL ILLUSTRATION.

lunedì 6 febbraio 2012

La guerra d’indipendenza americana 1775-1783/The American War of Independence 1775-1783


Battaglia di Long Island, 1776

Assieme alla guerra dei sette anni, alla rivoluzione francese e alle guerre napoleoniche, anche la guerra d’indipendenza americana (rivoluzione americana) rappresenta un periodo storico particolarmente affascinante e un ottimo pretesto per organizzare un wargame.
Le battaglie furono numerose, coinvolgendo gli eserciti di Gran Bretagna, America, Francia, Assia, Brinswick, Spagna e le tribù indiane.
Fu combattuta per terra e per mare, in un vasto teatro di operazioni, spesso in territori ancora selvaggi e incontaminati.
Da non dimenticare che la guerra fu il punto di partenza per nuove idee, ispirate ai principi degli illuministi, che apparvero per la prima volta nella dichiarazione dei diritti dell’uomo contenuta nella Dichiarazione d’indipendenza degli Stati Uniti d'America, in seguito saranno sviluppate durante la rivoluzione francese nella Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino e finalmente affermate dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, firmata all’ONU nel 1948, ma questa è un’altra storia…
Battaglia di Bunker Hill, 1775

Per un approfondimento delle ragioni della guerra e del suo svolgimento, rimando i lettori al gadget contenuto in questo blog (vedi in basso) con il collegamento al sito “www.warfare.it” di N. Zotti e ai seguenti siti:
Per le battaglie:
Per ammirare le bellissime illustrazioni di Don Troiani:
Battaglia di Cowpens 1781

Per quanto riguarda il wargame, la AWI è interessante per questi motivi:
1)      le numerose battaglie offrono parecchi spunti per organizzare una simulazione storica;
2)      le battaglie non sono molto grandi e permettono di ricostruirle senza usare un numero spropositato di soldatini;
3)      sono scontri soprattutto di fanteria con poca artiglieria e un numero molto limitato di cavalleria (il che non è male per chi fatica a dipingere i cavalli);
4)      è la prima guerra del XVIII secolo che vede l’uso intensivo della fanteria leggera;
5)      le uniformi sono molto belle, varie e colorate;
6)      sono reperibili, notizie storiche, in internet e sui libri, inoltre si possono trovare interessanti regole e scenari (in lingua inglese);
7)      negli ultimi anni sono stati prodotti bellissimi soldatini in 28 e 15 mm, in particolare i 28 mm delle ditte Foundry, Front Rank e Perry e i 15 mm della Essex e della Peter Pig.

Granatieri britannici, 28 mm (Wargames Foundry Miniatures)

Granatieri britannici , 28 mm (Front Rank Miniatures)
Granatieri britannici, 28 mm (Perry Miniatures)

Per farsi un’idea più approfondita della guerra d’indipendenza americana e delle sue battaglie, suggerisco le seguenti pubblicazioni:
lingua italiana
-          “Le battaglie che cambiarono  il mondo” – Sergio Masini – Mondadori (Introduce alla guerra con breve descrizione delle battaglie di Bunker Hill, Saratoga e Yorktown);
-          “Le 100 battaglie che hanno cambiato la storia” – Paul K. Davis – Newton Compton (Descrive le battaglie di Trenton, Saratoga e Yorktown anche con mappe);
-          “La storia fatta con i se” – Robert Cowley – Biblioteca Universale Rizzoli (descrive la battaglia di Long Island, e la successiva evacuazione delle forze di Washington con mappa);
-          “Boston 1775” – Brendan Morrissey – Edizioni del Prado (dettagliata descrizione delle battaglie di Concord e Bunker Hill con numerose mappe, traduzione dall’inglese dell’omonimo libro della Osprey Publishing);

lingua inglese
-          “Boston 1775” – Brendan Morrissey – Osprey Publishing;
-          “New York 1776” – David Smith - Osprey Publishing;
-          “Trenton and Princeton” – David Bonk - Osprey Publishing;
-          “Philadelphia 1777” – Justin Clement - Osprey Publishing
-          “Saratoga 1777” – Brendan Morrissey – Osprey Publishing;
-          “Monmouth Courthouse 1778” – Brendan Morrissey – Osprey Publishing;
-          “Guilford Courthouse 1781” – Angus Konstam – Osprey Publishing;
-          “Yorktown 1781” – Brendan Morrissey – Osprey Publishing;
-          “Gibraltar 1779 – 1783”René Chartrand – Osprey Publishing.

Il generale Washington a Brendywine, 1777
Prossimamente parlerò della battaglia di Bunker Hill, e presenterò alcune immagini di
soldatini (non dipinti) per questo periodo storico.

Le truppe assiane conquistano Fort Washington, 1776

Together with the Seven Years' War, the French Revolution and the Napoleonic wars, the American War of Independence (American Revolution) is a particularly fascinating period of history and a great excuse to organize a wargame.
The battles were many, involving the armies of Great Britain, America, France, Hesse, Brunswick, Spain and the Indian tribes.
It was fought on land and sea, in a vast theater of operations, often in areas that are still wild and pristine.
Do not forget that the war was the starting point for new ideas, based on the principles of the Enlightenment, who appeared for the first time in the declaration of human rights contained in the
Declaration of Independence of the United States of America, will later be developed during the French Revolution in the Declaration of the Rights of Man and Citizen, and finally established by the Universal Declaration of Human Rights, signed at the UN in 1948, but that's another story ...

For a discussion of the reasons for the war and its conduct, I refer readers to the Gadget content in this blog (see below) with the link to "www.warfare.it" by N. Zotti and at the following sites:
To admire the beautiful illustrations by Don Troiani:

With regard to the wargame, the AWI is interesting for these reasons:
1)      the numerous battles offer several suggestions for organizing a historical simulation;
2)      the battles are not very large and allow to reconstruct them without using a disproportionate number of soldiers;
3)      are mainly infantry clashes with little artillery, and a very small number of cavalry (which is not bad for those who labor to paint the horses);
4)      is the first war of the eighteenth century that sees heavy use of light infantry;
5)      the uniforms are very beautiful, varied and colorful;
6)      are available, historical information, the Internet and in books, you may also find interesting rules and scenarios (in English);
7)      in recent years have been wonderful soldiers produced in 28 and 15 mm, 28 mm in particular firms Foundry, Front Rank and Perry and 15 mm of Essex and Peter Pig.

To get a better idea of ​​the depth of the American Revolutionary War and its battles, I suggest the following publications:
Italian language
-          "The battles that changed the world" - Sergio Masini - Mondadori (Introduced by the war with brief description of the battles of Bunker Hill, Saratoga and Yorktown);
-          "The 100 battles that changed history" - Paul K. Davis - Newton Compton (Describes the battles of Trenton, Saratoga and Yorktown with maps);
-          "The story made with if" - Robert Cowley - Universal Library Rizzoli (describing the battle of Long Island, and the subsequent evacuation of the forces of Washington with map);
-          "Boston 1775" - Brendan Morrissey - Edizioni del Prado (detailed description of the battles of Concord and Bunker Hill with numerous maps, translation from the eponymous book Osprey Publishing);
English
-          "Boston 1775" - Brendan Morrissey - Osprey Publishing;
-          "New York 1776" - David Smith - Osprey Publishing;
-          "Trenton and Princeton" - David Bonk - Osprey Publishing;
-          "Philadelphia 1777" - Justin Clement - Osprey Publishing
-          "Saratoga 1777" - Brendan Morrissey - Osprey Publishing;
-          "Monmouth Courthouse 1778" - Brendan Morrissey - Osprey Publishing;
-          "Guilford Courthouse 1781" - Angus Konstam - Osprey Publishing;
-          "Yorktown 1781" - Brendan Morrissey - Osprey Publishing;
-          "Gibraltar 1779 - 1783" - René Chartrand - Osprey Publishing.

Soon I will speak of the battle of Bunker Hill, and present some pictures of toy soldiers (unpainted) for this historical period.
La milizia americana difende la ridotta di Breed's Hill, 1775

venerdì 3 febbraio 2012

Il wargame tridimensionale storico / The three-dimensional historical wargame

Il wargame tridimensionale storico è praticato soprattutto nel mondo anglosassone, ma
conta molti appassionati anche nel reso del mondo.
In Italia si è sviluppato soprattutto a partire dagli anni ’80 e conta oggi numerosi fans.
Generalmente è giocato all’interno di club o associazioni di appassionati o da gruppi di amici che condividono questo hobby, ma anche nell’ambito di tornei competitivi o manifestazioni ludiche e storiche.

Il wargame tridimensionale si chiama così perché si gioca usando miniature e modellini in scala su tavoli che riproducono i vari elementi del terreno, come colline, fiumi, villaggi, città, ecc…
Gli scopi del wargame possono essere molti: ricreare diorami di episodi storici, ricostruire battaglie famose, simulando esiti diversi da quelli realmente accaduti, combattere una battaglia immaginaria,
studiare le tattiche di combattimento di un certo periodo storico, sfidare degli avversari in un torneo e molti altri.
A volte si ci si dedica con maggiore cura all’aspetto modellistico, interessandosi alla pittura delle miniature e alla creazione degli elementi del paesaggio, studiando le armi e le uniformi del passato, oppure ci si interessa maggiormente della storia e della strategia di una determinata epoca.
Ricostruire una battaglia storica vuol dire prima di tutto scegliere l’epoca e lo scontro e decidere quale scala di soldatini usare e quale regolamento di wargame giocare.

Il wargame tridimensionale si gioca con soldatini di stagno o di plastica di varie scale.
Le scale più diffuse sono il 15 mm in piombo, il 28 millimetri in piombo e il 20 mm (quest’ultimo soprattutto in plastica e principalmente per la WWII).
In Italia ci sono ottime ditte di soldatini di stagno come ad esempio la Mirliton di Firenze o la Aude Historica di Milano o ancora l’Italeri per gli 1/72 in plastica,  ma i maggiori produttori di soldatini da wargame sono i britannici, gli americani e in parte gli spagnoli.
Alcune ditte rappresentano la storia del wargame, come la Wargames Foundry, la Front Rank Miniatures o la Essex Miniatures.
Ultimamente si sono affacciate sul mercato ditte come la Perry Miniatures, la Victrix e Warlord, che producono anche eccellenti soldatini di plastica in 28 mm, costituendo un notevole risparmio rispetto ai prodotti in piombo.
Tutte queste ditte sono facilmente reperibili in internet oppure rivolgendosi a negozi specializzati.

Esistono un’infinità di regolamenti di gioco e inoltre quasi ogni club ne ha sviluppato uno.
I regolamenti possono essere tattici (al livello battaglione, reggimento o brigata) e grandi tattici (a livello di divisione, corpo d’armata o armata).
Questo vuol dire che ad esempio un regolamento tattico vi permette di ricreare una battaglia che coinvolge da pochi battaglioni ad un’intera divisione per parte, mentre un grande tattico permette lo scontro tra due o più corpi, d’armata di alcune decine di migliaia di uomini reali e centinaia di soldatini.

I sistemi di gioco “De Belli Atiquitati” (D.B.A.) e “De Bellis Multitudinis” (D.B.M.) hanno rappresentato una rivoluzione perché permettono di giocare battaglie del mondo antico o del medioevo in breve tempo e in poco spazio con soldatini in 15 mm e sono molto usati nei tornei.
Successivamente sono nati nuovi regolamenti come ad esempio l’italiano “Impetus” per lo stesso periodo storico.




Per la Seconda Guerra Mondiale è molto diffuso il regolamento neozelandese “Flames of War”.

Per i periodi che personalmente preferisco (‘700, Napoleonoco, Risorgimento italiano) ci sono moltissimi regolamenti, per il Napoleonico sono addirittura infiniti, dato che quasi ogni appassionato si crea il suo.



Per giocare il periodo Napoleonico suggerisco l’italiano “Corpo d’Armata” (28 mm).
Se conoscete un po’ d’inglese consiglio “Shako II” (15 mm) oppure “Black Powder” o “Rank and File” (28 mm).
Questi ultimi permettono di rigiocare anche altri periodi storici (dal 1700, al 1899 circa).


 

Un altro sistema molto usato è “General de Brigade” per il napoleonico con le sue derivazioni: “Lace Wars” per la guerra di successione spagnola (SSW), “British Grenadier” per la guerra d’indipendenza americana (AWI) e molte altre.


Infine ci sono le riviste specializzate che permettono al wargamer di tenersi aggiornato e conoscere ogni aspetto dell’hobby, tra le più diffuse ci sono: “Dadi e Piombo” (italiana), “Wargames Illustrated” (britannica), “Vae Victis” (francese), “Wargemes, Soldier and Strategy” (spagnola).



The three-dimensional historical wargame is practiced mostly in Anglo-Saxon world, but has also made many fans in the world.
In Italy it has developed especially since the '80s and now has many fans.
It is usually played in clubs or associations of groups of friends or lovers who share this hobby, but also in competitive tournaments or games and historical events.

The three-dimensional wargame so called because it is played using miniatures and scale models of tables depicting the various elements of the soil, such as hills, rivers, villages, cities, etc ...
The aims of the wargame can be many: dioramas recreate historical episodes, reconstructing famous battles, simulating different outcomes than actually occurred, fight a battle imaginary
study the battle tactics of a certain historical period, challenge opponents in a tournament and many others.
Sometimes it devotes more care aspect of modeling, taking an interest in miniature painting and the creation of landscape elements, studying weapons and uniforms of the past, or you most interested in history and strategy of a given age .
Reconstructing a historic battle means first of all choose the time and the collision and decide which to use and scale miniatures wargame where regulation play.

The three-dimensional wargame is played with tin soldiers or plastic of various scales.
The most common scales are 15 mm in lead, the lead 28 mm and 20 mm (the latter especially in plastics primarily for WWII).
In Italy there are good tin soldiers companies such as Mirliton (Florence), Aude Historica (Milan), or Italeri 1/72 plastic, but the largest manufacturers of toy soldiers from wargames are the British, the Americans and the Spaniards.
Some firms represent the history of the wargame, such as the Wargames Foundry, the Front Rank Miniatures or the Essex Miniatures.
Lately have appeared on the market companies like Perry Miniatures, the Warlord and Victrix, which also produce excellent plastic soldiers in 28 mm, representing a considerable saving compared to the products in lead.
All these companies are easily available on the Internet or by contacting stores.

There are plenty of gaming regulations and also almost every club has developed a site.
The regulations may be tactical (at battalion, regiment or brigade) and large tactical (at the level of division, corps or army).
This means that such a regulation allows you to create a tactical battle that involves a few battalions to an entire division by hand, while a great tactician allows the clash between two or more bodies of army of tens of thousands of real men and hundreds of miniatures.

The game systems "De Belli Atiquitati" (DBA) and "De Bellis multitudinis" (DBM) has been a revolution because they allow you to play battles of the ancient world or the Middle Ages in a short time and in a short space with soldiers in 15 mm and are widely used in tournaments.
Then have forged new regulations such as the Italian, "Impetus" for the same period.
For the Second World War is widely Regulation NZ "Flames of War".
My preference for the periods (700, Napoleonic, Italian Risorgimento) there are many regulations, for Napoleonic is actually infinite, since nearly every enthusiast creates his.
To play the Napoleonic period I suggest the Italian “Corpo d’Armata” (Army Corps).
If you know a little 'English Board "Shako II" (15 mm) or "Black Powder" or "Rank and File" (28 mm).
These allow you to replay other historical periods (from 1700 to 1899 approximately).
Another method often used is "General de Brigade" for Napoleon with his lead: "Lace Wars" for the War of Spanish Succession (SSW), "British Grenadier" for the American War of Independence (AWI) and many other .

Finally there are the journals that allow the wargamer to keep updated and learn every aspect of the hobby, the most common are: "Dadi & Piombo" (Italian), "Wargames Illustrated" (UK), "Vae Victis" ( French), "Wargemes, Soldiers and Strategy" (Spanish).